Canoa Club Rieti Centro d’Italia

Le qualità ambientali del sistema idrologico della Provincia di Rieti rendono questo territorio particolarmente rilevante per le escursioni canoistiche, con grandi potenzialità per il turismo sostenibile.

L’area è riconosciuta destinazione europea di eccellenza (EDEN) per il turismo acquatico e inserita nel comprensorio turistico “Terre del Velino e del Nera”, articolato proprio intorno al “sistema delle acque” costituito, oltre dal fiume Velino e dai suoi affluenti, dal fiume Nera, dalla Cascata delle Marmore, dal lago di Piediluco, dal lago di Ventina e dal Parco dei laghi Lungo e Ripasottile.

La principale emergenza è rappresentata dal fiume Velino, che dentro Rieti scorre con una portata media di 63 mc/sec di acqua. Con le sue acque limpide il fiume Velino è inserito in un contesto di grandissimo valore naturalistico e paesaggistico, rappresentato anche dai suoi affluenti Salto e Turano e dagli omonimi laghi. Associato direttamente al fiume è il limpidissimo Canale di Santa Susanna, canoabile per buona parte del percorso.

Nel bacino del Velino sono presenti numerosi siti di importanza comunitaria e una riserva naturale, fondamentali per la tutela di fauna ittica e uccelli acquatici a livello europeo: SIC/ZSC IT6020012 Piana di S. Vittorino – Sorgenti del Peschiera, SIC/ZPS IT6020011 Laghi Lungo e Ripasottile (inclusi nell’omonima Riserva Naturale), SIC/ZPS IT6020013 Gole del Velino, SIC IT6020029 Pareti rocciose del Salto e del Turano, SIC IT6020010 Lago di Ventina.

Anche la parte urbana del Fiume Velino, nella città di Rieti, costeggiata da una pista ciclabile, è un’attrazione naturalistica oltre che storico-paesaggistica. Si tratta di ambiti canoistici prevalentemente di 1° o al massimo 2° grado, adatti anche ai canoisti principianti.

Le gole del fiume Salto sono per esperti e praticabili previo ricognizione dall’inverno alla primavera, prestando attenzione nel tratto finale a 2 sifoni. Per tutti i corsi d’acqua è necessario trasbordare solo in coincidenza di opere di presa come sbarramenti idroelettrici o enti di bonifica, in quanto pericolosi.

Tuttavia il potenziale valore canoistico della zona è stato fino ad oggi valorizzato soprattutto grazie all’attività volontaria di associazioni come l’ASD Canoa Club Rieti Centro d’Italia che dal 1989 ad oggi ha organizzato ben 33 eventi tra turistici ed agonistici, corsi di canoa con Istruttori FICK, pulizie delle sponde e degli alvei, convegni tematici sulla difesa degli ecosistemi ripariali e la trasmissione televisiva “Pagaia in Onda” su RTR.

Nella Provincia di Rieti mancano infrastrutture pubbliche per il rimessaggio delle canoe, spogliatoi, bagni e docce che in Umbria, ad esempio sul Fiume Nera, in ben peggiori condizioni ecologiche, ci sono. Inoltre per quanto riguarda i fiumi non vi è un’opportuna normativa per evitare contrasti tra attività di pesca e canoa con opportuni orari e calendarizzazioni, come per esempio fatto in Francia.

Nonostante gli ambiti di tutela, i grandi valori ambientali e le potenzialità turistiche le autorità locali sono spesso intervenute con interventi di “prevenzione delle alluvioni” che, condotte in spregio di opportune valutazioni ambientali e paesistiche, hanno portato localmente a gravi danni della vegetazione di sponda e dello stesso equilibrio fluviale.

Sulla qualità idrologica dei fiumi gravano anche captazioni idriche a scopo idroelettrico e per uso umano, oltre a impianti di troticoltura, situati anche in area protetta, che determinano nei periodi estivi condizioni ben al di sotto del Deflusso Minimo Ecologico. Gli impianti di troticultura producono inoltre inquinamento organico e da pesticidi.

Speriamo che la sostenibilità diventi una parola d’ordine anche per le autorità pubbliche locali e regionali, fino ad adesso alquanto “distratte” in tal senso, e che tutto il suo sistema paesistico-ambientale delle acque reatine venga valorizzato unicamente a fini turistico-ricreativi e di tutela ambientale come chiaramente merita. Ne trarrebbe sicuramente vantaggio anche l’economia locale, attualmente tutt’altro che sostenibile.

A cura di Marco Tiberti

2023-03-13T09:31:37+00:004 Ottobre 2021|

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